Vanno ad aggiungersi agli 8.344 dello scorso anno. Il governatore: «Siamo usciti da mattatori. Le cassandre adesso devono recitare il mea culpa»
VENEZIA – Era evidente, sul viso di Luca Zaia, la soddisfazione nell’annunciare che «dalla chiusura della trattativa nazionale a Roma sul riparto dei fondi da destinare alla sanità, abbiamo ottenuto trecento milioni in più rispetto allo scorso anno». «Siamo usciti da mattatori – ha commentato il presidente del Veneto – visto che la battaglia sulla deprivazione ha dato i suoi frutti, dal momento che siamo riusciti a mantenere la trattativa ferma sulla sanità e abbiamo dato la nostra intesa solo a carte chiuse e quando la suddivisione dei fondi ci ha dato piena soddisfazione. Le cassandre devono quindi recitare il mea culpa». L’ottimismo di Zaia deriva anche dalle prime risultanze relative al bilancio sanitario, che verrà quanto prima presentato. «Il bilancio – ha anticipato – ci fa intravedere un sole splendente e speriamo, nei prossimi giorni, di potervi comunicare un risultato che potrebbe essere eccezionale. Vedremo se la cura da cavallo ha dato i risultati sperati, ma penso che ci potranno essere anche delle sorprese».
Dopo aver ricordato che «abbiamo fissato, decidendo di investire sulla qualità, degli obiettivi di economicità e rispetto delle liste d’attesa: solo le Asl che non li rispettano devono avere paura» e dichiarato che «sanità pubblica e privata si completano, con percentuali che oggi si equilibrano», Zaia ha passato parola all’assessore alla Sanità, Luca Coletto, che si è addentrato maggiormente sulla tre giorni romana. «Non sono state trattative semplici – ha dichiarato – perchè aleggiava lo spettro della deprivazione, che ora è stata cancellata, premiando il lavoro fatto in questi mesi. Il riparto è stato fatto sulla base dei vecchi criteri, con aggiustamenti tra le varie regioni, e domani sarà siglata a Roma l’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni. L’accordo raggiunto prevede che, in quattro mesi, si individuino i nuovi criteri, che tengano conto delle patologie legate all’ambiente, ma non solo, in sede di commissione, composta da Agenas, Ministero e direttori generali delle Regioni. Si va comunque verso i costi standard». I circa trecento milioni vanno ad aggiungersi agli 8.344 dello scorso anno. «Con la firma dell’accordo di domani – ha concluso Coletto – il Veneto potrà dare risposte a 360 gradi, come si è sempre detto, perchè si tratta di razionalizzare e non di tagliare». (Ansa)